La cartapesta viene spesso sottovalutata, ed è un vero peccato poiché da la possibilità di creare infinite cose.
Pensate che in Inghilterra e in America veniva usata per costruzioni di architetture e ingegneria industriale: ruote, accessori di macchine e tetti……
In Germania si usava per fare i pavimenti: si stendeva una pasta di cartapesta che una volta asciutta veniva colorata, questi pavimenti creavano una superficie unica senza giunture, erano economici e molto igienici.
In Norvegia e precisamente a Bergen, nel 1793 fu costruita un chiesa interamente in cartapesta, durò ben 37 anni, poi (non sono riuscita a scoprire il motivo, ma sto ancora facendo ricerche e se mi aiutate a scoprirlo vi ringrazio!!) fu demolita.
Tutto questo per farvi capire che la cartapesta non è solo un passatempo per far giocare i bambini, ma che grazie alla sua duttilità può essere usata per cose molto importanti.
Passiamo alle tecniche usate per fare la cartapesta.
Tipi di carta e colle:
La migliore carta da usare è quella dei quotidiani, meglio se hanno qualche settimana! Per le colle invece si può utilizzare la polivinilica, che se diluita con un po’ d’acqua, può essere usata anche al posto della vernice.
La colla di farina:
100 gr.di farina – 2 l. di acqua, si fa bollire e va mescolata sino a quando diventa tipo budino, si deve utilizzare calda per cui basta riscaldarla a bagnomaria.
Per colorare gli oggetti creati si può usare qualsiasi tipo di colore, oppure si possono ricoprire con carta colorata o in decoupage, ma prima di dare il colore vi conviene passare una mano di idropittura bianca.
Metodi:
1) Strappate a mano (non tagliatele) tante striscioline di carta, che metterete per qualche minuto a mollo in un catino con acqua e un po’ di colla vinilica.
2) per modelli delicati, si usa la polvere di cartapesta.
Prendete i pezzi di carta e metteteli per almeno 1 notte a mollo (foto 1 e 2), poi fateli bollire per circa 20 minuti.
Un abbraccio!